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SUDAFRICA

Il Capo di Buona Speranza! Dai tempi delle scuole elementari sognavo di poter visitare questo luogo in cui navigatori di ogni epoca hanno perso appunto la Speranza di toccare di nuovo terra. Su queste aspre rocce che Diaz chiamo appunto “Cape of Storms”, il capo delle tempeste, si sono infranti i sogni di gloria di viaggiatori, esploratori e mercanti di ogni epoca insieme alle loro fragili navi di legno!

Dopo un lungo e comodo volo atterro finalmente all’estremo sud dell’Africa, a Cape Town, in quel piccolo (piccolo si fa per dire,…..) lembo d’Europa (Olanda) nel continente nero, popolato da gente alta e bionda che parla una lingua a me familiare, l’Afrikaans, cioè una specie di olandese. Strana sensazione inaspettata quella di atterrare in Africa, a ben 13 ore di volo dall’Europa, e sentirsi a casa! Per quanto il Sudafrica per vari decenni sia stato alla ribalta della cronaca per questioni razziali, Cape Town mi appare subito come un angolo d’Europa, accogliente e familiare anche se popolato da ben altri esemplari…. e per esemplari intendo i fantastici babbuini che si incontrano ovunque e poi chiaramente da giraffe, zebre, elefanti, leoni….  E’ infatti proprio la natura la grande attrazione del Sudafrica ed è per questo sono qui!

Arrivare a Cape a fine settembre significa arrivare in primavera. Il vento dall’Antartide soffia incessante e libera il cielo dalle nuvole che portano spesso la pioggia ma nelle giornate  più tranquille l’aria è mite, profumata, e le passeggiate sulle spiaggie bianchissime, quelle di Camps Bay, di Hout Bay  o tra i massicci granitici incastonati sulla baia  tranquilla di Llandudno, ci danno il senso della bella stagione che sta per cominciare.

Seconda impressione improvvisa: il mondo qui si divide in due colori, il bianco e il nero. Per quanto Mandela abbia davvero iniziato una grande rivoluzione, ecco, appunto di inizio si tratta.  I bianchi vivono in bellissime case, i neri nelle township, i bianchi sono seduti a tavola al ristorante, i neri servono al ristorante. I bianchi hanno macchine moderne e costose, i neri girano a piedi, in motorino o con mezzi pubblici. La convivenza sembra pacifica ma la corrente elettrica che difende le case dei bianchi la dice lunga. Tutto questo però non appare immediatamente e sicuramente il Sudafrica non è un paese perisoloso per un viaggio, tutt’altro!

Comunque, Cape Town mi piace subito. E’ una città accogliente e bellissima, probabilmente si trova in una tra le posizioni più belle e felici per una città, proprio come Rio de Janeiro! Si affaccia sul mare in tante piccole baie frastagliate da grandi montagne, proprio all’inizio della penisola del capo e da ogni dove si vede l’Oceano. Il suo centro storico, cioè il nucleo originale della colonia olandese è piccolo ma gradevole, con locali, ristoranti e tanta vita! Ovunque, specie fuori città, sono tantissime le antiche case di stile propriamente nordeuropeo, comprese quelle bellissime sulla spiaggia con il tetto di paglia che ho visto nelle isole del mare del nord come Texel, appunto in Olanda.   Da ogni angolo della città si vede il mare ma Cape Town è dominata dalla sua montagna, la famosa Table Mountain, la montagna piatta, antichissima, erosa da pioggia e vento. Table mountain è il simbolo stesso della città e una delle mete turistiche preferite dai tantissimi visitatori che iniziano il tour del Sudafrica proprio da Cape!

E io invece comincio il mio viaggio dal Capo di Buona Speranza, il Good Hope Cape! La strada che ci porta al Capo è tortuosa e segue la linea della montagna. Il paesaggio è di grande bellezza. La montagna rossa, scavata, erosa, vissuta, è sempre alla nostra sinistra e l’oceano turchese ci accompagna a destra. Il poco traffico ci permette di guidare godendo al massimo del paesaggio che si allunga all’infinito. Le montagne erose in questo modo creano uno scenario estremamente suggestivo e la raccontano lunga sulla lotta millenaria tra gli elementi della natura. Il vento implacabile, la pioggia e la forza incontenibile dell’oceano! Mai come qui al Capo di Buona Speranza l’Oceano ci fa vedere tutta la sua forza! Onde altissime che si infrangono sulle rocce spigolose creando schizzi altissimi che il vento porta lontano e una schiuma densa, bianchissima, bellissima. La schiuma di queste onde è ipnotizzante, mai visto niente di così forte, vero, naturale!

Il sentiero pedonale per la scoperta della montagna è sferzato dal vento gelido del Polo Sud che comunque non ci impedisce di godere di questo panorama di una bellezza davvero sorprendente e di raggiungere finalmente il faro! Il primo faro di Capo di Buona Speranza risale solamente al 1859 ed è ancora in uso nonostante ne sia stato costruito ancora un altro. Potrei stare ore a guardare l’oceano da quassù e queste onde fortissime che si infrangono sulle rocce brulle a strapiombo. Spettacolo davvero meraviglioso per me e habitat di tantissime specie di animali! Il parco è infatti nato per protegge questa ricchissima biodiversità

Mio malgrado, lascio, ma solo fisicamente, questo luogo per nuove avventure! Andiamo a trovare la famosa colonia di pinguini che vive non lontana da qui! Questi teneri animaletti, uccelli dondolanti che non volano, sono di una specie un po’ più piccola rispetto a quella che vive in Antartide ma rischia comunque l’estinzione. Il percorso del parco ci permette di vederli liberi nel loro ambiente.  Sono di una tenerezza incredibile! 

E poi, è tempo di Safari!!! Se si arriva in Sudafrica non può certo mancare il safari!!! E così volo su Port Elisabeth e dopo un bel viaggio in macchina eccoci all’ingresso del Parco dove potremo scorrazzare nella savana tra valli e colline per ammirare gli animali nel loro habitat. Il Sudafrica è un paese immenso in cui gli animali vivono quasi ovunque in estrema libertà e non è necessario fare migliaia di km o lunghe ore di volo per raggiungere i parchi più blasonati per avere esperienze incredibili. Anzi, a volte i parchi meno conosciuti e frequentati da turisti per lo più locali garantiscono ottime condizioni di accesso e anche di accoglienza! Trascorrere infatti una notte in un lodge nel parco è un esperienza davvero indimenticabile. Il cielo dell’Africa e il silenzio della natura ti avvolgono per non lasciarti più! Così, muniti di binocolo cominciamo l’esplorazione di questo spazio immenso; la vista davvero si perde per decine e decine di km e io non sono certo abituata a guardare così lontano, nel bush. Sono emozionata per la speranza di incontrare leoni, giraffe, elefanti e quant’altro! E come per miracolo, improvvisamente, appaiono le zebre, tantissimi elefanti, manguste, i Kudu, lo springbok e pure il leopardo. Poter ammirare gli animali nel loro ambiente naturale da un senso della natura che difficilmente si può vivere altrove.

Certo, in un safari la fortuna gioca sempre un ruolo importante ma anche il semplice vivere immersi nella natura per un giorno intero è un emozione forte!  Stessa fortuna ci vuole con le balene!!!

Così partiamo per Hermanus, a vedere le balene! Il Sudafrica è il paese della natura e degli animali e una sosta ad Hermanus non si può saltare! Cittadina graziosissima sulla costa lungo Walker Bay! E’ il ritrovo dei Whalewatchers e il sentiero sulla scogliera è pieno di gente che con il binocolo cerca di avvistare il maggior numero di balene per immortalarle durante i loro salti. Che spettacolo!!!!!!! Prima di tutto bisogna avvistare il soffio, che è il primo segnale della sua presenza! Poi si sta prontissimi con la macchina fotografica per immortalarla durante un salto. L’acqua della baia di Hermanus è così profonda che le balene arrivano davvero vicino alla riva! E dopo tanta fatica non possiamo non concederci il meritato riposo, un pranzo luculliano di pesce e crostacei freschissimi con ottimo vino locale! Devo dire che un’altra gran bella sorpresa del Sudafrica è stata proprio la cucina. Ho avuto modo di gustare le mie adorate croquette olandesi e le Bitterballen ma è soprattutto il pesce di mare ad essere irresistibile! E poi i vini. La Garden Route, la strada costiera che va da Cape Town a Port Elisabeth è un susseguirsi di cantine che producono ottimi vini, davvero una gran bella sorpresa!!! Si possono vistare e assaggiare le ottime produzioni locali.

Il tempo vola ed è ora ormai di riprendere il volo per l’Europa. Ancora un giro per Cape, per la strada costiera e sulla montagna. Come sempre lascio sempre qualcosa in sospeso per avere una buona scusa per poter tornare ma intanto mi porto nel cuore lo spettacolo meraviglioso delle onde che si infrangono sulla scogliera di Capo di Buona Speranza!

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